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lunedì 9 dicembre 2013

E se un elettricista ha un infortunio mortale a casa nostra andiamo in galera?


Il decreto legislativo 81 del 2008 ha ampliato le figure responsabili in caso di infortunio sul lavoro. Tra i responsabili ora c'è anche il proprietario dell'immobile dove vengono eseguiti ad esempio dei lavori edili. La sentenza 42465/2010 ha ritenuto che il privato committente di lavori edili nella sua abitazione risponde di omicidio colposo se l'operaio, in assenza di qualsiasi cautela relativa alla sicurezza, muore durante il lavoro. In pratica occorre essere molto vigili quando si chiama un artigiano. Deve essere perfettamente in regola, assicurato, operare con tutte le misure di skicurezza che la legge dispone. Il guaio è che un privato non ha certo la competenza per capire se siano usate tutte le misure di sicurezza previste dalla legge. Può benissimo però rendersi conto di quel minimo di misure che impone la logica come il fatto che si operi sull'impianto elettrico senza staccare la corrente o si usi una scala difettosa e pericolante. In questi casi l'operaio - artigiano va immediatamente bloccato. In casi come questo è comunque fondamentale il buon senso dei magistrati... Che ne pensate?

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