Al di là del gioco di parole del titolo, il datore di lavoro è responsabile anche quando l'incidente sia avvenuto anche per una distrazione o errore del lavoratore.
Questo nel caso in cui abbia omesso di adeguarsi alla normativa sulla prevenzione degli infortuni e/o abbia omesso di esercitare il suo dovere di sorveglianza.
Prendiamo il caso di un operaio edile che muoia per la caduta di un oggetto pesante sulla sua testa. Supponiamo che non indossasse il dovuto casco protettivo.
E' evidente che l'incidente è avvenuto anche per colpa del lavoratore il quale ha omesso di indossare il casco, pur avendolo.
La colpa del datore di lavoro sussiste comunque perché a suo carico c'è sempre l'obbligo di sorveglianza, l'obbligo di controllare che i lavoratori seguano le norme di prevenzione, ad esempio quella di indossare il dovuto casco.
In altri termini non esiste uguaglianza tra le posizioni del datore di lavoro e del lavoratore. Si presume infatti che il primo abbia più responsabilità proprio perché dotato di maggiore potere contrattuale.
Nel senso della responsabilità del datore di lavoro anche la recente sentenza della Cassazione civile , sez. lavoro, sentenza 04.02.2013 n° 2512 per la quale il comportamento colposo del dipendente non è tale da liberare dalle proprie responsabilità il datore di lavoro.